Il medico che opera in strutture pubbliche o private, concorre alle finalità sanitarie delle
stesse ed è soggetto alla potestà disciplinare dell’Ordine indipendentemente dalla natura
giuridica del rapporto di lavoro. Il medico, in caso di contrasto tra le regole deontologiche
e quelle della struttura pubblica o privata nella quale opera, sollecita l'intervento dell'Ordine
al fine di tutelare i diritti dei pazienti e l’autonomia professionale. Il medico che all’interno
del rapporto di lavoro con il servizio pubblico esercita la libera professione, evita
comportamenti che possano indebitamente favorirla.
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